La metropolitana di Pyongyang
Nelle più grandi città del mondo vi sono a volte metropolitane strabilianti, che spiccano su quelle ordinarie, grigie e sudicie perché concedono spazio alle forme artistiche più disparate.
Queste metro somigliano in tutto e per tutto a delle gallerie d’arte e attirano orde di turisti non meno dei monumenti o degli edifici religiosi.
Rendere piacevole un posto di passaggio come la metro, naturalmente, fa sì che più cittadini e turisti del solito scelgano di spostarsi con il trasporto pubblico piuttosto che con la propria auto, diminuendo l’inquinamento ambientale.
Una metropolitana che si fa ricordare per la sua struttura monumentale e per i suoi splendidi colori è quella di Pyongyang, nella Corea del Nord, che è stata inaugurata nel 1973.
Non a caso, pur essendo lunga solo 22 km, è frequentata da centinaia di migliaia di viaggiatori ogni giorno, come dimostrano diversi video rintracciabili sul web.
Le sue 17 stazioni, situate a ben 110 metri sotto terra, sono le più profonde del mondo e potrebbero fungere da bunker nell’eventualità di una guerra.
Intanto però regalano al turista di passaggio uno spettacolo visivo di rara bellezza in ogni loro anfratto, dalle lunghissime scale mobili alle piattaforme, dai vagoni rossi e verdi agli eleganti soffitti decorati.
In particolare è la luce sprigionata dai lampadari della metro che colpisce per la sua inusualità, creando un ambiente sotterraneo surreale e completamente diverso da quello della città che lo sovrasta, quasi un mondo parallelo.
Va sottolineato però che ai turisti non è consentito l’accesso a tutte le stazioni, ma solo a quelle di Puhŭng e di Yŏngwang, il che ha alimentato la voce, inizialmente messa in giro da un giornalista, secondo la quale la metro in realtà nasconderebbe una linea segreta riservata ai membri del governo.
Nonostante la metropolitana di Pyongyang sia per forza di cose di concezione moderna, i colonnati e i dipinti che la decorano risalgono ad almeno un secolo fa. Tutte le decorazioni sono rese ancora più incredibili dall’accostamento a sculture, bassorilievi e mosaici.
Nella stazione di Kongug, si trova un mosaico lungo circa 30 metri che comprende oltre 10.000 tessere, ma ve ne sono alcuni lunghi anche 80 metri. All’interno delle varie stazioni, sono anche esposte illustrazioni delle pagine del giornale ufficiale del Partito del Lavoro coreano, il “Rodong Sinmun“, e vengono trasmesse le note della radio centrale.
Se non bastassero tutte queste meraviglie a convincervi a dare una sbirciatina a questa metropolitana, lo farà senz’altro l’alone di mistero che la circonda.