Parco Nazionale del Pamir, Tagikistan
Il Parco nazionale del Pamir, nell’ex repubblica sovietica del Tagikistan, occupa parte di un complesso naturalistico e geologico, il Pamir appunto, assai più grande.
La catena montuosa si estende per centinaia di chilometri, al confine con un altro Paese nato dalle ceneri dell’Urss, il Kirgizistan, toccando la Cina, il Pakistan e l’Afghanistan.
Zone al confine del mondo, caratterizzate da montagne che superano i 7.000 metri di quota e da una storia che le pose sull’antica via della seta.
Il Parco nazionale del Pamir, costituito 8 anni fa, comprende una porzione rilevante del territorio orientale del Tagikistan. Dichiarato, in tempi recentissimi, Patrimonio dell’umanità dall’Unesco è naturalmente caratterizzato da strette valli e alte montagne, pascoli, insediamenti di pastori nomadi che vivono nelle caratteristiche yurte, vie di mezzo tra la casa e la tenda che appaiono come vere e proprie abitazioni smontabili.
La montagna pare dare origine a tutto ma non è tutto. La bellezza e la purezza dei fiumi che scorrono tra le gole, dando origine a numerosi laghi, fa da contrappunto al vasto altopiano che conduce fino in Kirgizistan. Considerata una delle zone meno esplorate del pianeta, il Parco nazionale può essere visitato in accordo con le autorità del Tagikistan. Un permesso particolare occorre per percorrere in auto l’altopiano.